Cuore & Batticuore
Rubrica settimanale di posta. Sentimenti passioni amori e disamori. Storie di vita e vicende vissute
L’alba del 2019
by Pinkie
31 dicembre: giusto un filo di malinconia sottile per un anno che muore senza orme da giganti dietro di sè.
In Italia i sociologi giurano che siamo pieni di rabbia, frustrazioni, perfino cattiveria, ma – miracolo del sole a parte – dove sono i motivi per sorridere e sentirsi buoni?
Promesse sociali, economiche e politiche non mantenute, tagli di tasse inesistenti ed aggravi quotidiani di tributi opinabili, zero assunzioni auspicate, zero crescita prospettica, incentivi di occupazione a livello di elemosine dovute, anni di lavoro sommati e diluiti, allungati e ristretti e pensioni come miraggi, turnover e concorsi nella Pubblica Amministrazione da sorrisi a comando come nelle trasmissioni dei salotti televisivi.
E aumentano invece gli anziani e le quote di chi vorrebbe vincere la lotteria dei 780 euro: ai primi posti Calabria, Campania e Sicilia, come la leggenda delle scarpe spaiate nel gioco politico dei Lauro boys che concedevano la seconda scarpa – dopo aver regalato la prima – solo in caso di vittoria elettorale.
Aumentano nelle città (nonostante i dati statistici) nigeriani, finti nigeriani, falsi profughi e richiedenti asilo in fila davanti a bar, supermercati, scuole e chiese con il solito cappellino da baseball in mano e la consueta litania “…mama fai mangiare figlio nero…”.
Integrazione all’italiana, tanto cuore e poca organizzazione, accoglienza seria poca, rabbia tanta e urlata in tutti i dialetti dell’Africa.
Ancora strade piene di rifiuti e di buche a Roma, ancora un albero di Natale da sorriso ironico a piazza Venezia, ancora metropolitana a singhiozzo e taxi che non si trovano perchè c’è la lite con gli NCC o la partita in televisione o “….c’è traffico e ho quasi finito il turno….”.
Non che all’estero vada troppo meglio: giubbotti gialli e Macron sempre più pallido, economia lenta e saluti alla Merkel, Melania e Donald a sorpresa in Iraq….ancora?
Ancora Siria e Yemen in guerre infinite e logoranti, Cina pervasiva e Russia minacciosa.
Troppo tempo sui devices elettronici e poco sui libri o nei giardini, ragazzi….così perdete di vista la realtà! (quale?)
Si cerca il trucco del genoma per ingannare il cancro e morire di meno e si invoca l’eutanasia di Stato per morire prima.
Ma il sole si ostina a sorgere, la terra a girare e il mare ad incantare nonostante i chili di plastica nascosti.
E allora addio 2018, senza un filo di malinconia, senza rimpianti nè nostalgie: benvenuto Nuovo Anno, senza illusioni, senza troppi sogni, ma con la promessa di un minimo impegno di ognuno a realizzare una piccolissima cosa bella per il pianeta Terra. Forse tra venti anni ci sveglieremo in un giardino.
Già, basterebbe iniziare l’anno nuovo, per così dire, ecologicamente: riciclando i buoni propositi dell’anno scorso…. A cominciare con “ i buoni pensieri che liberano l’animo dalle meschinità” come scriveva Seneca nelle lettere a Lucilio.