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Il deragliamento della massoneria sul binario parallelo della Chiesa

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Rubrica di critica recensioni anticipazioni

I cardini del pensiero Socrate Buddha Confucio Gesù

Le librerie brulicano di libri sulla massoneria e la Chiesa. Dal primo accenno, un riferimento presente nel taccuino del maestro Villard de Honnecourt, attivo fra il 1215 e il 1225, che si riferisce alla leggenda biblica del grande architetto fenicio Hiram Abif, costruttore del tempio di Gerusalemme al tempo di Re Salomone, ai decenni successivi al 1717, anno degli atti ufficiali che attestano la nascita in Inghilterra delle prime logge, fra massoneria e le Chiese europee, da quella cattolica ai luterani, ai  protestanti ai calvinisti ai valdesi, si sono intrecciati vari rapporti segreti. In particolare col Vaticano epicentro mondiale del potere religioso. Il deragliamento della Massoneria sul binario parallelo della Chiesa

Nonostante la collezione storica di circa seicento condanne da parte dei Pontefici, a partire da Papa Clemente XII nel 1738, a Wojtyla a Ratzinger a Bergoglio, e la scomunica latae sententiae , automatica, dei massoni in vigore fino a pochi anni addietro, in Vaticano da sempre abbondano le indiscrezioni e i sospetti circa la doppia confessione da parte di Vescovi e Cardinali.

Una situazione imbarazzante e molto critica, che spinse Giovan Battista Montini, Papa Paolo VI, ad incaricare personalmente l’Arcivescovo  canadese Édouard Gagnon, che nel 1985 venne elevato alla Porpora Cardinalizia da Papa Giovanni Paolo II, di indagare sulla Curia romana per scoprire chi faceva parte della massoneria: l’indagine si concluse nel 1978, “l’anno dei tre Papi”.

Il deragliamento della Massoneria sul binario parallelo della Chiesa
Il Cardinale Éduard Gagnon

L’inchiesta muove i primi passi nell’ambito del contesto dei collegamenti fra Marcinkus, il Presidente dello Ior, la cassaforte finanziaria vaticana, e i banchieri Roberto Calvi e Michele Sindona, entrambi assassinati dalla mafia dopo il fallimento del Banco Ambrosiano e della Banca Privata che riciclavano i narcodollari di cosa nostra, “lavandoli” in parte anche attraverso lo Ior.Il deragliamento della Massoneria sul binario parallelo della Chiesa

Il libro “Massoneria Vaticana” di Charles T. Murr edizioni Fede & Cultura, racconta in prima persona quel che l’Arcivescovo Gagnon, un presule che conosceva le risposte a queste e a molte altre domande che affliggevano la Chiesa postconciliare, ha scoperto nel corso dell’indagine papale.

Assieme al suo assistente, un  giovane prete americano, don Charles Theodore Murr, Gagnon risale e mette assieme un bel malloppo con nomi e cognomi, accuse circostanziate e dirompenti.

Charles Theodore Murr

Solo che quando Gagnon nel maggio del 1978 consegna il dossier al Papa, Paolo VI si rifiuta di aprirlo.

E’ prostrato dal rapimento e dalla recente uccisione da parte delle brigate rosse dell’amico Aldo Moro e decide di accantonare l’inchiesta.

L’arcivescovo canadese insiste,” Santità ne va del futuro della Chiesa”, ma Montini é irremovibile. E il 6 agosto di quello stesso anno muore a Castelgandolfo.

 Col nuovo Pontefice, Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I, le cose vanno decisamente meglio: Luciani che ha avuto modo quando era Patriarca di Venezia di scontrarsi con Marcinkus e lo Ior, prende sul serio l’indagine e chiede delucidazioni.

Gagnon spiega che il tutto é nato da un’inchiesta preliminare condotta dai cardinali Staffa e Oddi con l’aiuto del sostituto per gli affari generali nella Segreteria di Stato, Monsignor Giovanni Benelli.

È stato poi Paolo VI in persona, convinto che il fumo di Satana da qualche fessura fosse penetrato nella casa di Dio, a chiedere a Gagnon di andare avanti e approfondire. Il risultato é che il dossier sulla Massoneria staziona stabilmente sulla scrivania del successore di Paolo VI.

Il quadro é sconvolgente, spiega Gagnon, ma é tutto verificato. Massone, o quanto meno legato alla massoneria, é il segretario di Stato, Jean Villot. Seguono l’Arcivescovo Bugnini, artefice della riforma liturgica post-conciliare e il Cardinale Sebastiano Baggio, potentissimo prefetto della Congregazione per i vescovi, l’uomo che seleziona i candidati all’episcopato per tutte le diocesi del mondo. Senza parlare delle infiltrazioni nello Ior, la banca vaticana.

Di fronte all’interdetto Papa Luciani l’Arcivescovo canadese precisa che: “di fatto i massoni hanno ormai un controllo quasi asfissiante della Chiesa. La verità, Santo Padre, é che lei ha ereditato una Chiesa in una condizione di terribile confusione – dice il Presule -. La situazione é disastrosa, ma può essere ora sanata”.

“Non tutto é perduto. E Papa Luciani è intenzionato ad agire”, spiega raggiante Gagnon nel cortile di San Damaso all’assistente Murr che lo attendeva e che esclama: “L’Onnipotente ci ha mandato l’uomo giusto per questi tempi difficili!”.

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Funerali Luciani

Il fervore di Gagnon e Murr é purtroppo di breve durata. La mattina del 29 settembre di quell’incredibile 1978 il Papa del sorriso e della fermezza, Albino Luciani viene trovato morto.

Villot si affretterà a rendere nota una versione ufficiale, secondo la quale il Pontefice é morto nel suo letto, quasi certamente per infarto, mentre leggeva L’imitazione di Cristo. Lo stesso Villot dice no all’autopsia e ha fretta di mettere a tacere voci e illazioni.

Il resto é nell’inchiesta che viene presentata come la più impressionante testimonianza diretta dei retroscena vaticani e della sovversione della Chiesa ai più alti livelli sotto ben tre Pontefici, uno dei quali, Giovanni Paolo I, morto in circostanze misteriose.

Resta ed é insuperabile l’inconciliabilità dei massoni con la Chiesa. E’ proprio l’idea di “Architetto dell’Universo” o di grande “Orologiaio” propugnata dalla massoneria che é incompatibile con l’idea cattolica di Dio – ha affermato in un una recente intervista a Vatican News, il Presidente della Pontificia Accademia di Teologia, Mons. Antonino Staglianò.

“Perché – entra nel merito Staglianò – questa idea é frutto della ragione umana che cerca di immaginarsi un Dio, mentre il Dio dei cattolici é frutto della Rivelazione, traslata da Dio in Cristo Gesù.”

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Mons. Antonino Staglianò

Altro punto importante di distanza, prosegue l’intervista di Mons. Staglianò,  é l’esoterismo fatto di dottrine molto spesso segrete e riservate agli iniziati, che permeano gli insegnamenti massonici.

“Anche nel cattolicesimo – specifica il Presidente della Pontificia Accademia di Teologia – si parla di Mistero. Ma i Vangeli ci dicono che il Mistero nascosto nei secoli non smette di essere Mistero, ma smette di essere nascosto. Perché il Mistero nascosto nei secoli é la rivelazione ”.

Ripercorrendo la costante condanna della massoneria da parte della Chiesa nel corso dei secoli, monsignor Staglianò sottolinea l’ultima risposta ad un vescovo delle Filippine del Dicastero per la Dottrina della Fede, datata 13 novembre 2023 e controfirmata da Papa Francesco con la quale si ribadisce che l’iscrizione alla massoneria rimane proibita: “I fedeli – conclude – che aderiscono alle logge sono in stato di peccato grave e non possono, assolutamente, accedere alla Comunione”. Grembiuli e cazzuole restano fuori dalla Chiesa di Cristo.

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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