Guerra su guerra. Teheran, Gaza, Libano, Yemen: il quadrilatero del terrorismo sta innescando l’ennesima eruzione, una delle più violente e incontrollabili, del vulcano della guerra del medio oriente, il vulcano di tutte le guerre.
Dopo un crescendo di attentati e di orrore, a cominciare dal massacro del 7 ottobre compiuto da Hamas nei villaggi israeliani al confine con Gaza, la durissima risposta dell’esercito d’Israele, che oltre a Gaza city ha letteralmente raso al suolo Kan Yunis, Deir al Balah, Jabalia, Beit Hanoun e Rafah, cioè tutti gli insediamenti della striscia palestinese, l’Iran e i continui attacchi da parte degli Hezbollah libanesi e degli Houthi yemeniti, le due milizie armate, strutturate e controllate direttamente dai pasdaran iraniani, hanno continuamente alzato la tensione fino ad oltre il punto di rottura.
Una deflagrazione complessiva dell’intera area mediorientale che l’uccisione a Teheran di Ismail Haniyeh rischia ora di scatenare simultaneamente dal confine del Libano a quello siriano, al fronte iraniano.
Haniyeh si trovava a Teheran, dove il capo politico di Hamas, il principale gruppo terroristico islamico palestinese, per partecipare alla cerimonia d’insediamento del nuovo Presidente Masoud Pezeshkian.
E’ stata la stessa organizzazione leader del terrorismo palestinese a diffondere la notizia, che già nei tempi e nei modi della divulgazione presenta incongruenze e zone d’ombra.
“Ismail Haniyeh è stato assassinato” esordisce il testo del comunicato per poi aggiungere genericamente che sarebbe stato ucciso da un attacco aereo compiuto da Israele contro la sua residenza nella capitale iraniana. Israele, che in genere rivendica questo tipo di attacchi diretti nei confronti dei leader terroristici, fino ad ora non ha commentato.
Haniyeh era il capo del Politburo di Hamas, il consiglio di 15 membri di cui fanno parte soltanto figure politiche, e ha sede in Qatar, dove il il leader si nascondeva dal 2019. Era stato primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese dal 2006 al 2007 e capo dell’amministrazione della Striscia di Gaza dal 2014 al 2017.
Secondo l’agenzia di stampa saudita Al-Hadath, Haniyeh é stato centrato alle 2 del mattino, ora locale, da un missile guidato che ha colpito l’appartamento bunker in cui risiedeva in un quartiere di Teheran.
L’Iran non ha ancora fornito immagini, né altri dettagli sulle modalità dell’uccisione, alla quale é seguita una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza nazionale presso la residenza del leader supremo, Ali Khamenei, “un evento che accade in circostanze straordinarie”.
La clamorosa notizia dell’uccisione del leader dell’ala politica di Hamas, si aggiunge comunque a quella del raid aereo israeliano compiuto nelle stesse ore in Libano e che ha colpito a morte il comandante Hezbollah, Fouad Sukar, numero due delle milizie filo iraniane Hezbollah, guidate da Hassan Nasrallah.
Il blitz israeliano é stato compiuto dopo l’attacco missilistico degli Hezbollah ad un campo di una scuola calcio a Majdal Shams, sul Golan, che ha provocato la morte di una decina di ragazzini.
Una spirale di sangue e di morte che rischia di trascinare l’intero medio oriente nel gorgo di un conflitto sempre più ampio, comprendente oltre Iran e Israele, la Turchia, la Siria il Libano e lo Yemen.