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Droga: ’ndrangheta egemone anche della svolta narcochimica

Vittime, sequestri, giro d’affari, classifica dei clan: é un viaggio in ogni anfratto criminale del pianeta droga in Italia la relazione annuale 2024 della Direzione centrale per i servizi antidroga. Droga: ’ndrangheta egemone della svolta narcochimica

Dopo la marijuana, la sostanza stupefacente più consumata é la cocaina. Nel 2023  sono decedute per droga 227 persone: 191 uomini e 36 donne, ma complessivamente rispetto all’anno precedente i morti per droga sono diminuiti  del 24%.

I livelli di mortalità più alti si riscontrano nelle fasce d’età superiori ai 25 anni, con il picco massimo dei 40enni. I decessi si sono verificati per il 47,14% al Nord Italia, per il 28,19% al Centro e per il 24,67% nel Sud e nelle Isole. Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Toscana le regioni con più vittime. Le overdose mortali sono state provocate soprattutto da eroina, cocaina e metadone.

Nel 2023 il traffico di stupefacenti “ha costituito uno dei principali business per tutte le organizzazioni criminali coinvolte, comprese quelle italiane” nell’ambito delle quali , sottolinea il rapporto della Direzione centrale antidroga “si é rafforzato ulteriormente il ruolo egemone della ‘ndrangheta calabrese, che rappresenta l’organizzazione mafiosa italiana più insidiosa e pervasiva”. Droga: ’ndrangheta egemone della svolta narcochimica

Inoltre, aggiunge il rapporto, la ‘ndrangheta rappresenta “uno dei più potenti e pericolosi sodalizi criminali al mondo, contraddistinto da una pronunciata tendenza all’espansione su scala nazionale e internazionale. Grazie alla presenza di propri esponenti e broker operativi nei luoghi di produzione e nelle aree di stoccaggio temporaneo delle droghe situate in Europa é l’organizzazione criminale più influente nel traffico della cocaina proveniente dal Sud America”.

La disponibilità di ingenti capitali illeciti e una spiccata capacità di gestione dei diversi segmenti e snodi della produzione e della distribuzione della cocaina hanno permesso, nel tempo, alla ‘ndrangheta di consolidare la preminenza nel narcotraffico internazionale, al quale tutti gli altri network criminali fanno riferimento per l’approvvigionamento della coca da destinare al consumo nelle rispettive aree. Droga: ’ndrangheta egemone della svolta narcochimica

“Per quanto riguarda cosa nostra – si legge ancora nella Relazione della Direzione centrale antidroga – le indagini hanno constatato una sua persistente vitalità.

Anche la camorra napoletana – aggiunge il rapporto – ha proseguito la sua attività di importazione di stupefacenti, soprattutto hashish e cocaina, sfruttando per un verso le proprie proiezioni operative in Spagna e nei Paesi del Sud America, in Africa e nella penisola arabica, per l’altro verso la stretta collaborazione con le cosche calabresi.

Dalle indagini più recenti emergono accordi e alleanze intrecciate con i trafficanti sia sudamericani che olandesi di origine marocchina, attivi nei porti di Rotterdam e Anversa Belgio.

Nel pianeta droga agiscono anche consorterie criminali internazionali contraddistinte da una forte aggregazione etnica, nonché da legami associativi tribali. Le più pericolose sono la mafia albanese e la mafia nigeriana, quest’ultima presente in particolare in Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Campania e Sicilia. Droga: ’ndrangheta egemone della svolta narcochimica

Complessivamente lo scorso anni sono state sequestrate in Italia 88 tonnellate di droga, con una crescita del 16,61% rispetto al 2022. In particolare, sono aumentati i sequestri di hashish (+81,99%), marijuana (+21,81%) e droghe sintetiche (sia in dosi che in polvere), mentre sono in calo quelli di cocaina (-24,59%), eroina (-52,67%) e piante di cannabis (-25,14%).

Ad allarmare, paradossalmente, é il  dato relativo al calo dei sequestri di cocaina ed eroina, una diminuzione alla quale corrisponde l’impennata delle droghe sintetiche, come Fentanyl, Ecstasy, Ketamina che stanno invadendo il mondo.

Una recrudescenza che sta segnando una svolta destinata ad aggravare le conseguenze sociali e sanitarie del traffico di stupefacenti. Una svolta ulteriormente egemonizzata dalla ‘ndrangheta.Droga: ’ndrangheta egemone della svolta narcochimica

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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