Count down per Joe Biden? La Casa Bianca smentisce le indiscrezioni giornalistiche, ma la l’indeterminatezza della smentita paradossalmente conferma che lo staff della campagna del Presidente punta solo a guadagnare tempo e a superare lo scoglio del difficile vertice delle prossime ore con i Governatori democratici.
Altre voci vicine ai corridoi che portano allo Studio Ovale ribadiscono che il Presidente starebbe valutando se continuare o meno la corsa per la Casa Bianca. Secondo il New York Times lo ha ammesso lo stesso Biden in forma riservata e non ufficiale.
Dopo il disastroso faccia a faccia televisivo con Donald Trump nella sede della Cnn ad Atlanta, il Presidente avrebbe ammesso di essere consapevole che potrebbe non essere in grado di salvare la sua candidatura.
Quasi ad accelerare l’eventuale annuncio del ritiro, la campagna elettorale per le presidenziali di novembre é ormai caratterizzata dalle continue carrellate sui peggiori frangenti della penosa performance televisiva di Biden.
Nei rallenty diventati virali il Presidente balbetta, si corregge continuamente, alterna colpi di tosse e frasi sconnesse, amnesie e momenti di totale obnubilamento.
Nonostante il sostegno dei familiari e in particolare della moglie Jill che non lo lascia un attimo e lo sorregge, aumentando involontariamente la sensazione di ingravescenza senile del marito e i già programmati tentativi per dimostrare di avere recuperato le forze con un’intervista ad ABC News e discorsi in Pennsylvania e Wisconsin, viene ritenuto risolutivo il pressoché totale taglio dei finanziamenti della campagna elettorale.
Più di ogni altro argomento, l’azzeramento delle risorse basta per fare comprendere a Biden che se non si ritira non soltanto compromette le residue possibilità del Partito Democratico di capovolgere la situazione con un Trump assediato dai processi e in fase calante, ma andrebbe incontro anche ad un suicidio finanziario personale e familiare e dovrebbe passare il resto della vecchiaia a pagare i debiti per almeno cento milioni di dollari di una campagna elettorale perdente e perduta.
Assieme al moltiplicarsi per gli appelli diretti e indiretti perché si ritiri, da ultimo anche quello dell’autorevole ex speaker democratica del Congresso, Nancy Pelosi, a far precipitare ulteriormente la situazione sono i sondaggi. Lo stesso staff elettorale di Biden riconosce infatti che il crescendo dei numeri negativi potrebbe rendere irrecuperabile il divario con Trump.
In attesa di quello che giorno dopo giorno appare ormai come l’ineluttabile ritiro di Joe Biden, il dibattito all’interno del Partito Democratico é già tutto proteso sulla scelta, entro il mese di luglio, del nuovo candidato o della nuova candidata ideale per la Casa Bianca.
Una figura credibile, autorevole ed esperta che abbia dimostrato di credere più di ogni altra cosa negli ideali della democrazia americana e che sia in grado di ridare speranza ad un Paese che sta attraversando uno dei momenti più delicati e difficili della sua storia. 
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