La vigilia di Natale disinnesca la mina vagante della cosiddetta Brexit selvaggia, l’uscita senza regole cioè della Gran Bretagna dall’Europa e il ripristino di dazi, tasse, controlli doganali e di frontiera per cittadini e merci.
Al sospiro di sollievo segue però l’interrogativo: cosa prevede concretamente l’accordo sulla Brexit siglato da Europa e Londra? Ecco in sintesi le risposte essenziali
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Transizione dogane
Dal 1 gennaio i cittadini britannici dovranno passare la dogana all’ingresso nei Paesi europei. La Gran Bretagna ha invece deciso di aspettare fino al 1° luglio prossimo prima di applicare le norme doganali. L’accordo prevede comunque zero dazi e zero quote su tutte le merci che rispettano le regole di origine appropriate.
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Trasporti
Per quanto riguarda i trasporti, l’accordo prevede una connettività aerea, stradale, ferroviaria e marittima continua e sostenibile. Sono previste disposizioni per garantire che la concorrenza tra gli operatori dell’Ue e del Regno Unito si svolga in condizioni di parità, in modo che i diritti dei passeggeri, i diritti dei lavoratori e la sicurezza dei trasporti non siano compromessi.
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Lavoro e turismo
Dal 1° gennaio scatta il nuovo sistema di immigrazione in Gran Bretagna. Chi arriva per lavoro dovrà avere un visto, ottenibile solo se ha già un’offerta in tasca e un salario previsto di almeno 25.600 sterline, circa 28 mila euro, meno in caso di lavori essenziali come nel settore sanitario. Agevolazioni previste anche per chi ha un dottorato di ricerca specialmente in materie scientifiche. I turisti non avranno bisogno di visto, ma sarà necessario il passaporto e non si potrà restare per più di tre mesi.
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Laureati e professionisti
Non ci sarà più riconoscimento automatico per medici, infermieri, architetti, dentisti, farmacisti, veterinari, ingegneri. Per esercitare i laureati ed i professionisti europei e britannici dovranno ottenere il riconoscimento delle rispettive qualifiche.
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Università e scuola
La Gran Bretagna esce dal programma Erasmus. Dall’anno prossimo gli studenti europei dovranno quindi chiedere il visto e le rette universitarie raddoppieranno – fino a 30 mila euro l’anno – perché saranno portate in linea con quanto già pagano gli studenti extra-europei.
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Rapporti commerciali giudiziari e investigativi
Dal 1 gennaio entreranno in vigore nuove disposizioni che consentiranno il libero scambio di merci e una stretta cooperazione giudiziaria e di polizia.
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Diritti di cittadinanza e di lavoro
L’accordo di recesso tutela i diritti degli oltre 3 milioni di cittadini Ue che vivono in Gran Bretagna e del milione di britannici che vivono nei Paesi dell’Unione. In breve, questi cittadini potranno continuare per il resto della loro vita a lavorare, studiare e ricevere i benefici dello stato sociale del Paese nel quale hanno scelto di risiedere;
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Clausole finanziarie
Regno Unito e Unione europea hanno concordato, dal punto di vista finanziario, di “onorare gli impegni reciproci assunti” mentre la Gran Bretagna era membro della Ue. Le autorità di Londra hanno stimato che il “divorzio” costerà alle casse britanniche circa 36 miliardi di euro;
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Governance
Per risolvere le eventuali dispute sarà creato un comitato congiunto, con la possibilità di ricorrere ad un arbitrato nei casi più controversi. A sua volta, la Corte di giustizia europea interverrà qualora dovesse essere compromessa l’integrità delle norme europee;
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Gibilterra e Cipro
L’accordo contiene disposizioni speciali per Gibilterra, territorio britannico d’Oltremare collocato nella punta meridionale della Spagna e Cipro, dove Londra detiene delle basi militari. Le disposizioni regolano questioni come i diritti dei cittadini, il regime fiscale e altre specificità legate ai due territori;
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Confine con l’Irlanda
Quella del confine tra Irlanda del Nord (che fa parte del Regno Unito) e Repubblica d’Irlanda (membro Ue) è stata probabilmente la questione più controversa del difficile negoziato tra Londra e Bruxelles. Le attuali disposizioni sostituiscono la cosiddetta clausola del ‘backstop’, più volte rifiutata dal Parlamento britannico in sede di ratifica dell’accordo. Lo scopo è di garantire il duplice obiettivo di preservare la pace sull’isola irlandese, mantenendo aperto il confine tra Irlanda del Nord e Irlanda, e proteggere l’integrità del mercato unico europeo. L’accordo prevede che l’Irlanda del Nord rimanga parte del territorio doganale del Regno Unito, allo stesso tempo rispettando gran parte degli obblighi relativi all’unione doganale Ue. Quando le merci provenienti dalla Gran Bretagna entreranno nel territorio nordirlandese, verranno effettuati controlli e pagati i relativi dazi. Le aziende potranno poi ottenere eventuali rimborsi sulle merci che godranno di minori dazi di importazione in base ai futuri accordi commerciali stipulati dal Regno Unito. L’accordo prevede inoltre che l’assemblea legislativa nordirlandese potrà periodicamente confermare o meno l’adesione a questo regime;
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Rapporti Europa-Gran Bretagna