Cuore & Batticuore
Solidarietà e assistenza per un non vedente
L’altro giorno, con la mia compagna, abbiamo condiviso una di quelle esperienze che, quando ti capitano, ti fanno riflettere. Eravamo nei pressi di viale Piemonte, nel centro di Palermo, e dopo aver parcheggiato, abbiamo notato un cieco col suo cane, che chiedeva informazioni. Con una temperatura di oltre 40 gradi e l’asfalto rovente, il povero labrador faticava a camminare, perchè si ustionava le zampe.
Ad un certo punto, il cane, riconoscendo le strisce pedonali, si è avviato per attraversare. A molti concittadini, però, non è stato insegnato a non parcheggiare sulle strisce, e così il povero cieco è andato a sbattere. Ci siamo fatti avanti ed abbiamo chiesto di cosa avesse bisogno. Cercava la via Puglia. L’abbiamo cercata col cellulare e ci siamo offerti di accompagnarlo in auto. Il signore ed il cane si sono accomodati in auto ed in un baleno siamo arrivati all’Inps.
Abbiamo comprato una bottiglia d’acqua per il povero animale, che con gli occhi e la coda ci ha ringraziato. Abbiamo ascoltato la storia di questa persona, che vive vicino ad Altofonte, comune a pochi chilometri da Palermo, ed ogni giorno prende due autobus.
Ha perso la moglie lo scorso novembre, e forse era la sua unica ragione di vita. Il cane ha 13 anni, è vecchio, stanco e malato. Dovrebbe andare in pensione, ci ha detto il signore, ma da Scandicci ancora non me ne mandano un altro.
Entriamo all’Inps e ci si presente una marea umana. Le persone, compresi gli impiegati, ci guardavano come alieni. Il caso ha voluto che incontrassi un’amica che lavorava lì. In 5 minuti abbiamo fatto tutto. Usciti da quell’inferno, abbiamo dovuto lottare per convincerlo che faceva troppo caldo e che l’avremmo accompagnato alla stazione centrale per prendere un solo autobus e non due. Ci siamo riusciti.
La persona si è affidata completamente a noi, permettendoci di guardare i suoi effetti personali e sfogandosi su tutto.
E’ inammissibile che sia lasciato solo, è inammissibile che delle pseudo persone che sono andate in caso sua per assisterlo, ne abbiano approfittato per maltrattarlo e per rubare. E’ inaccettabile indifferenza.
Siamo arrivati alla stazione. Altra bottiglietta d’acqua per Fiona, il cane, alla quale abbiamo anche lavato la faccia e le zampe. Ci siamo scambiati i numeri di telefono e gli abbiamo promesso di andare a mangiare assieme una pizza.
L’abbiamo lasciato con la morte nel cuore. La mia compagna ha pianto molto, io ho riflettuto. Ci siamo completamente scordati dei nostri impegni senza alcuna forzatura, senza problemi.
E’ stato naturale, spontaneo. Ognuno ha i propri problemi, è vero, ma quando vedi qualcuno che sta peggio, allora dovrebbe essere “umano” accantonare i tuoi guai e dare una mano a chi non chiede anche solo per dignità.
Dimitri Strazzeri dstrazzeri@virgilio.it
“Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo col quale si relaziona con gli animali” sottolineava Immanuel Kant. Ma la vicenda della quale, con encomiabile senso civico, è stato testimone e protagonista Dimitri merita una risposta concreta e non soltanto filosofica. Chiediamoci: cosa possiamo fare per il vedovo non vedente di Altofonte? E agiamo di conseguenza, secondo quello che ci ispira il cuore, mettendoci in contatto con Dimitri Strazzeri: 3478350763. O no?