Operative le nozze Peugeot Opel
by Vincenzo Bajardi
Dopo l’inglobamento della tedesca Opel Vauxhall, il marchio tedesco dell’americana General Motors, nella Peugeot francese, che in precedenza aveva incorporato la connazionale Citroen, riflettori accesi sugli effetti della luna di miele del matrimonio celebrato per ridisegnare le posizioni delle case europee nell’ambito del mercato dell’auto.
Anche se il presidente francese Macron ha definito la fusione come “una bella operazione”, e la Cancelliera Merkel ha abbozzato, ancora molti clienti Opel non sono stati informati a dovere sulla evoluzione del loro marchio.
Dalla maxi fusione è nata la seconda casa automobilistica europea, dopo Volkswagen, con una quota di mercato del 10%. Sommando gli oltre 1,1 milioni di modelli Opel nel 2016 con le quasi 3,15 milioni di auto vendute effettuate dal gruppo PSA, la nuova denominazione della Peugeot dopo l’acquisizione della Citroen, si arriva a quasi 4,3 milioni di auto, contro i 10,3 milioni della casa di Wolfsburg.
La fusione dovrebbe generare un risparmio annuo di 1,7 miliardi di euro entro il 2026 e PSA punta ad un ritorno agli utili di Opel/Vauxhall nei prossimi tre anni, generando un margine di profitto operativo del 2% entro il 2020 e del 5,9% entro il 2026.
Nel colosso Parigino dell’auto il governo francese è socio con il 13% accanto alla famiglia Peugeot e ai cinesi di Dongfenge. Berlino ha chiesto che venga garantito il pieno coinvolgimento del management europeo di Opel e dei consigli di fabbrica. Eloquente il parere di Mary T. Barra, presidente di General Motors: “Opel/Vauxhall nel lungo termine si gioverà di questa operazione”.
Un punto chiave dovrà essere quello di accelerare l’utilizzo di economie di scala attraverso il reciproco utilizzo delle piattaforme. Il nuovo ad di Opel, Michael Lohscheller, che ha sostituito Karl-Thomas Neumann, ritiratosi dopo la fusione con Psa, ha definito “un evento storico” le nozze franco-tedesche, perché consentirà all’Opel di tornare a fare utili nei prossimi tre anni.
Viene rimarcata inoltre la volontà di mantenere tedesca l’identità di Opel, da sempre considerato in Germania come un costruttore nazionale. PSA e Opel hanno collaborato a progetti comuni negli ultimi anni, progetti che hanno prodotto Crossland X e Grandland X, modelli entrambi basati su piattaforme e motori PSA e che nascono a Russelsheim. Si pensa anche alle future generazioni del modello Cors , in vendita nel 2019, e del commerciale Combo.