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Europee chi vince e chi perde

Perdenti che camminano: gli algoritmi dei sondaggisti ne avrebbero già individuati due. Per l’alba dell’11 giugno, le sofisticate elaborazioni sulle intenzioni di voto, le analisi incrociate sul sentiment degli elettori, le previsioni statistiche e le rilevazioni a campione, convergono nel preannunciare la secca sconfitta di Matteo Salvini e Giuseppe Conte.

Europee chi vince e chi perde
Matteo Salvini e Giuseppe Conte

Unici leader non candidati, entrambi ne sono più o meno consapevoli ed hanno cinque settimane per tentare di capovolgere o attenuare i pronostici che danno i rispettivi partiti in netto calo rispetto ai risultati delle ultime politiche.

Oltre alle scelte politiche dei due leader, la débâcle annunciata sarebbe da addebitarsi anche alla molteplicità di liste nazional populiste direttamente concorrenziali ed in grado di sottrarre o di disperdere i consensi che nelle precedenti consultazioni si incanalavano verso Lega e 5Stelle.

Molto più che per Bruxelles, il voto per il Parlamento Europeo sembra destinato ad avere un’incidenza sull’assetto politico italiano. L’impatto dei risultati potrebbe determinare infatti una svolta tanto nella maggioranza quanto per l’opposizione.

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Meloni, Schlein,Tajani, Calenda, Renzi, Bonino, Salis, Vannacci

Se, come si prevede, la Premier uscirà rafforzata e il segretario della Lega ridimensionato, il rimpasto di Governo sarà inevitabile. Come sarà inevitabile anche il cambio di passo del Pd nell’ambito dell’opposizione, rispetto al minore ruolo dei 5 Stelle.

Le criticità degli scenari politici e delle forze politiche sono in continua evoluzione, ma il quadro dei protagonisti delle liste é già delineato:Europee chi vince e chi perde

Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia vengono accreditati di una forbice di consensi in crescita, che oscilla fra il 28 ed il 30% 25/27 europarlamentari.  Per la Premier si profila un ulteriore netto successo, sedimentato su un’azione di governo incentrata essenzialmente sulla pacatezza, la preparazione e la capacità d’intervento personale della Presidente del Consiglio che, nonostante le défaillance, gli autogol e le peripezie giudiziarie di Ministri, sottosegretari e uomini di partito, é riuscita a trasformare l’Italia in un Paese protagonista, credibile, apprezzato e di primo piano sulla scena internazionale. Non é poco, anche in considerazione del livello di prestigio mondiale del predecessore Mario Draghi.Europee chi vince e chi perde

Elly Schlein e il Pd pur con tutte le lacerazioni interne tipiche della sinistra, e gli attacchi subiti dai 5Stelle, sono riusciti a presentare delle liste di candidati radicati nei collegi o con un largo seguito nell’opinione pubblica e vengono accreditati di una forbice fra il 19 e il 21% di consensi e 18/19 europarlamentari. Come per FdI, la capillare presenza territoriale del Pd é il vero punto di forza al quale il Partito Democratico assomma anche quello della molteplicità delle correnti interne che, come nella storica Dc e nell’originario Pci, rappresentano veri e propri partiti d’opinione che drenano voti e consensi nelle varie aree culturali, sindacali e professionali del Paese.Europee chi vince e chi perde

Matteo Salvini e la Lega rischiano di uscire stravolti dal voto europeo perché, in linea con le recenti elezioni regionali in Sardegna, Abruzzo e Basilicata, sono accreditati di una forbice di consensi che oscilla fra il 5 e il 7% con soltanto fra 6 e 9 europarlamentari. Tuttavia non si conosce ancora l’incidenza della candidatura del Generale Vannacci che sta comunque provocando una reazione di rigetto fra le file leghiste. L’eventuale successo dell’alto ufficiale potrebbe determinare la nascita di una sorta di Vannacci party che ipoteticamente potrebbe offrire a Salvini una exit strategy nell’eventualità di un travagliato dopo elezioni in via Bellerio.Europee chi vince e chi perde

Giuseppe Conte e i Cinque Stelle rappresentano la vera incognita dei sondaggi delle europee. In considerazione dell’assenza di strutture territoriali, della scelta di candidati quasi esclusivamente attraverso una parziale selezione degli iscritti, senza alcun riscontro esterno, e della quasi totale carenza di candidati popolari o con un certo impatto nell’opinione pubblica, il movimento viene accreditato di una forbice di consensi oscillante fra il e l’8% con 6 o 8 europarlamentari, in linea con le recenti elezioni regionali in Sardegna, Abruzzo e Basilicata.Europee chi vince e chi perde

Antonio Tajani e Forza Italia. La notevole forza d’inerzia del berlusconismo e la capacità del Ministro degli esteri di rappresentare una compagine politica moderata, concreta, trasversale e tranquilla, antidoto al filo putinismo e alle fughe in avanti di Salvini, sono valsi l’accreditamento di una forbice di consensi fra l’8 e il 10% e la prospettiva di eleggere da 8 a 9 europarlamentari.Europee chi vince e chi perde

Alleanza Verdi e Sinistra con diversi candidati di spicco, come quello di Ilaria Salis la 39enne detenuta da un anno in Ungheria e di vari ex sindaci di primo piano, la lista del partito guidato da Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni é accreditata di una forbice di consensi che supera di poco il 4% e otterrebbe l’elezione fra tre e quattro europarlamentariEuropee chi vince e chi perde

Matteo Renzi, Emma Bonino e gli Stati Uniti d’Europa pur con la doppia tara che in politica i voti non si sommano ma si contano e dell’eterogenesi dei fini secondo cui il progresso non si realizza in virtù di una provvidenza trascendente o di una finalità intenzionale, l’unione di tante anime del centro sinistra, come Italia Viva, Più Europa, Libdem, Partito Socialista Italiano e Volt,  viene accreditata d’un soffio oltre la soglia di sbarramento del 4%  e con la possibilità di fare scattare 3 o 4 seggi di europarlamentari.Europee chi vince e chi perde

Carlo Calenda e Azione a differenza del tandem Renzi Bonino & company, presentano liste con candidati radicati nei collegi, alcuni dei quali protagonisti di exploit elettorali alle recenti regionali, e sono accreditati anche loro un soffio sopra la soglia di sbarramento del 4% con la possibilità di far eleggere tre o quattro europarlamentari.Europee chi vince e chi perde

Michele Santoro e Pace Terra e Dignità. La lista presentata dall’ anchorman televisivo, al momento  ancora esclusa dal collegio nordoccidentale ed a rischio anche nella circoscrizione Isole per l’assenza dei certificati elettorali di alcuni sottoscrittori, include  attivisti per la pace, volti televisivi più o meno noti in tv, per i loro interventi sui giornali o per i propri saggi. Nonostante la lista eterogenea di candidati ex comunisti, cattolici, ex 5 stelle, allo stato viene accreditata di una forbice di consensi che oscilla fra l’1 e il 3% al di sotto quindi della soglia di sbarramento.Europee chi vince e chi perde

Cateno De Luca e Libertà. Autoefinitasi antisistema, la lista presentata dal sindaco di Taormina e leader di Sud chiama Nord, riunisce 19 simboli. Un vero e proprio cocktail populista di ecologismo, pacifismo no vax, ex leghisti e altri che, tuttavia secondo gli ultimi rilevamenti statistici, é accreditata di una forbice di consensi fra l’1,5 e il 3,5 % ancora insufficiente per superare la soglia di sbarramento e fare scattare l’elezione di un europarlamentare.Europee chi vince e chi perde

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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