“E se togliessimo il diritto di voto agli anziani ? ” si chiede all’improvviso Beppe Grillo. No, non è una battuta da cabaret, o una provocazione, il 71enne fondatore del Movimento 5 Stelle se lo chiede sul serio e sul suo blog apre un dibattito politico per valutare come e quando togliere il voto agli anziani….
Per sdrammatizzare la valutazione su un concetto talmente sconcertante, assurdo, incoerente, insensato, irragionevole, irrazionale e pazzesco, si può solo ricorrere all’efficacia figurativa delle cronache calcistiche e paragonare il presunto pensiero di Grillo ad un autogol da porta a porta. Immaginiamo cioè un attaccante, Grillo, che sta per segnare un gol agli avversari e che invece si gira su se stesso e calcia un tiro imparabile che centra la porta della sua squadra.
Dalla valanga di commenti, a cominciare da quanti come Matteo Salvini si chiedono perché non iniziare proprio da Grillo, spicca l’analisi di Giorgia Meloni, secondo la quale non é tollerabile liquidare la proposta di togliere il diritto di voto agli anziani come “il delirio di un folle o la battuta di un comico. Siamo davanti ad una posizione politica e come tale deve essere considerata” sottolinea la leader di Fratelli d’Italia che chiede al Presidente della Repubblica Mattarella, in qualità di garante della Costituzione, di intervenire in maniera netta contro una proposta che mette in discussione il suffragio universale, ovvero il presupposto della democrazia. “E mi aspetto- insiste Meloni- una presa di posizione anche dal Presidente del Consiglio Conte, dal ministro degli Esteri Di Maio e da tutto il M5S. Chi rimane in silenzio é d’accordo con Grillo”.
In realtà la storia, la scienza, la filosofia e la letteratura, l’intero patrimonio culturale dell’umanità, considerano l’età, l’anzianità, la vecchiaia un grande e prezioso valore. A cominciare dalla Bibbia e dal Corano, da Aristofane al “De senectude” di Cicerone all’ “Elogio della Vecchiaia” di Francesco Petrarca.
“La bellezza, la salute, l’agilità, le forze, quasi tutte le prerogative con il tempo si dileguano – sostiene in sintesi Petrarca- la virtù sola resiste, non scapitando dinanzi alla vecchiaia e neppure alla morte. Bisognava dunque fin dall’inizio far leva su quell’unico bene che non conosce cedimenti nel tempo. Perché si possa in verità giungere senza paura e tristezza a quell’ora, è necessario aver speso bene non solo l’ultimo tempo, ma l’intero arco della vita. Non è nato invano chi muore bene, né è vissuto inutilmente chi mette fine serenamente alla propria esistenza.”
Chissà se a Beppe Grillo sarà mai capitato di pensare che nell’animo e nei pensieri di ogni suo coetaneo c’è una persona più giovane che spesso si chiede cosa diavolo sia successo.
Un collega di Grillo, l’attore attore cinematografico statunitense John Barrymore, sosteneva che “un uomo è vecchio solo quando i rimpianti, in lui, superano i sogni.”