Nottata e mattinata di pesanti bombardamenti aerei e missilistici di Israele sull’Iran.
Raid di precisione con ondate successive compiuti da centinaia di caccia bombardieri di Gerusalemme hanno colpito obiettivi militari, escludendo i siti nucleari e petroliferi.
Distrutte basi dell’esercito e dell’aeronautica, impianti di produzione di droni, missili terra-aria e sistemi di difesa aerea.
I bombardamenti hanno colpito l’area di Teheran, l’aeroporto della capitale e le province di Khuzestan e Ilam.
L’attacco é scattato intorno all’una ora italiana ed é stato concluso intorno alle 6. “In risposta a mesi di continui attacchi dal regime iraniano contro lo Stato di Israele, sono in corso bombardamenti mirati su obiettivi militari in Iran da parte delle forze di difesa israeliane”, ha annunciato il portavoce dell’Israel defense forces, Daniel Hagari, che ha aggiunto: ” dal 7 ottobre il regime iraniano e i suoi alleati nella regione attaccano incessantemente Israele su sette fronti, anche con attacchi diretti dal suolo iraniano”.
Washinghton e le capitali europee confidano che il pesante attacco all’Iran non provocherà alcuna ulteriore escalation bellica nell’area mediorientale già sconvolta dal blitz di Israele contro gli Hezbollah libanesi e dal proseguimento della caccia ai terroristi di Hamas in corso a Gaza.
Secondo l’intelligence occidentale, l’ entità delle distruzioni provocate dai bombardamenti é tale da impedire per diversi mesi all’Iran la possibilità di lanciare nuove raffiche di missili e droni contro le città dello stato ebraico. L’unico timore di escalation riguarda gli attentati e l’azione dei terroristi finanziati e organizzati da Teheran.