La nomina di Riccardo Fraccaro a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e la designazione di Paolo Gentiloni a Commissario Europeo, destinazione Affari economici o concorrenza, hanno avviato il complesso rinnovo dei vertici amministrativi e legislativi dei Ministeri dell’appena insediato Governo Conte bis.
Particolarmente rilevante la nomina, praticamente in contemporanea con l’insediamento di Luigi Di Maio alla Farnesina, dell’Ambasciatore a Pechino Ettore Sequi a Capo di Gabinetto del Ministero degli Esteri in sostituzione del Ministro plenipotenziario Riccardo Guariglia.
La nomina di Sequi lascerebbe intuire la scelta dell’ex vice Premier di proseguire lungo la rotta degli accordi commerciali con la Cina, a cominciare dallo sviluppo delle infrastrutture 5G con Huawei, il network delle telecomunicazioni cinesi contestato dall’intelligence di Stati Uniti e Nato. Una rotta quindi che si prospetterebbe quanto meno contraddittoria rispetto all’orientamento decisamente filo atlantico ribadito dal Premier Conte.
Ma le intenzioni del neo Ministro degli esteri traspaiono dalla dichiarazione rilasciata alle agenzie di stampa: “ Durante il mio mandato da ministro dello Sviluppo Economico ho voluto fortemente che l’Italia aderisse alla Via della Seta, una nuova, grande occasione per le nostre imprese. E’ stato solo uno dei tanti progetti a cui ha lavorato l’Ambasciatore Ettore Sequi, durante la sua lunga carriera. E per me sarà un onore averlo come Capo di Gabinetto alla Farnesina”, ha affermato Di Maio.
Essenziali le scelte dei nuovi capi di gabinetto nei dicasteri chiave dell’Interno, dove al massimo entro Natale sarà reso noto il sostituto del Prefetto Matteo Piantedosi, alter ego di Matteo Salvini al Viminale, e alla Difesa dove per il momento con il nuovo Ministro Lorenzo Guerini è ancora operativo per gli affari correnti il Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, nominato da Elisabetta Trenta.
Cruciale il ruolo del nuovo Capo di Gabinetto all’Economia, dove Giovanni Tria a gennaio aveva nominato il Presidente di Sezione della Corte dei Conti Luigi Carbone.
Alle Infrastrutture l’ex vice segretaria del Pd Paola De Micheli sostituirà il costituzionalista Gino Scaccia, docente alla Luis e all’Università di Teramo, così come saranno avvicendati i Capi di Gabinetto dei Ministeri del Sud, Valeria Capone, e della Sanità, Guido Carpani.
Al Ministero dello Sviluppo, che con Luigi Di Maio era accorpato al Lavoro, l’attuale capo di Gabinetto unico, Vito Cozzoli, potrebbe scegliere d’intesa con i due nuovi Ministri 5 Stelle, Stefano Patuanelli e Nunzia Catalfo, per quale dicastero optare.
Ai Beni Culturali, dove con Bonisoli l’ufficio di Capo di Gabinetto era stato affidato al magistrato Tiziana Coccoluto, il nuovo Ministro Dario Franceschini potrebbe decidere di reinsediare il prof. Giampaolo D’Andrea, già sottosegretario, che dal 2014 al 2018 è stato il capo di gabinetto del MiBAC dello stesso Franceschini.
Per quanto riguarda gli altri ministeri retti da esponenti della Lega, a Palazzo Vidoni la neo titolare della Pubblica amministrazione Fabiana Dadoni, dei 5 Stelle, troverà il capo di Gabinetto nominato da Giulia Bongiorno, Sergio Ferdinandi, così come alle Politiche Agricole la dem Teresa Bellanova dovrà decidere l’avvicendamento del Consigliere della Presidenza del Consiglio Luigi Fiorentino, capo di gabinetto di Gian Marco Centinaio.