Nomine Cardinali in progress
Ci potrebbero essere anche i nomi di Enzo Bianchi e di Padre Bartolomeo Sorge fra i nuovi Cardinali che saranno creati da Papa Francesco nel Concistoro della primavera prossima.
Fra febbraio e giugno del 2018 supereranno gli 80 anni, il limite fissato da Paolo VI° per entrare in Conclave ed eleggere il Pontefice, sei degli attuali Cardinali elettori: gli italiani Antonio Vegliò, Paolo Romeo, Francesco Coccopalmerio, Angelo Amato, il portoghese Manuel Monteiro de Castro, e il vietnamita Pierre Nguyen Van Nhon.
Ai sei porporati prossimi ottuagenari si aggiunge anche la sostituzione del Cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo emerito di Bologna, scomparso il 6 settembre scorso.
Ad aprire la lista dei candidati è Monsignor Giovanni Angelo Becciu, attuale sostituto della Segreteria di Stato. Seguono due Presuli candidati veterani: Vincenzo Paglia e Rino Fisichella.
Assieme agli Arcivescovi di Palermo, Corrado Lorefice , di Bologna, Matteo Zuppi, e di Milano, Mario Delpini, nell’elenco riservato dei nomi veri e delle probabili sorprese di Francesco, figura invece la porpora ad honorem per il teologo e confratello gesuita Padre Bartolomeo Sorge, 88 lucidissimi anni.
Il nome del laico Enzo Bianchi, fondatore della comunità monastica di Bose e Consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, figurava già nel novero dei candidati alla porpora del Concistoro del 28 giugno.
L’intenzione di Bergoglio di riaprire le porte del Collegio Cardinalizio ai laici venne stoppata dalla Curia perché Bianchi era soltanto un laico consacrato che non avrebbe potuto confessare e dire messa. Avrebbe dovuto ricevere prima sia l’ordinazione sacerdotale che la consacrazione episcopale. Entrambe in passato già offerte a Bianchi e da lui rifiutate.
I tempi ora sono cambiati e lo spirito di Papa Francesco, che sta scuotendo e rifondando la Chiesa, potrebbe trovare concorde il Priore emerito di Bose.
I precedenti non mancano. L’ultimo caso di un laico elevato alla dignità cardinalizia risale al 1858, quando Pio IX impose la berretta a Teodoro Mertel, figlio di un panettiere bavarese, Ministro dello Stato Pontificio e avvocato della Sacra Rota.
In attesa di preparare nuove nomine cardinalizie a sorpresa il Papa ha intanto assestato un altro colpo alla Curia romana e costituito la Terza sezione della Segreteria di Stato per il Personale di ruolo diplomatico del Vaticano, rafforzando l’attuale ufficio del delegato per le Rappresentanze Pontificie. Lo scopo è quello di controllare direttamente, attraverso il segretario di Stato, la nomina dei Nunzi Apostolici che rappresentano il Pontefice e la Santa Sede presso i Governi e gli Stati.