TraguardoG7 Arrivare al G7 . Nel pentagono istituzionale, Quirinale, Palazzo Chigi, Parlamento, Ministero dell’Economia, Viminale, il traguardo del summit del 26 e 27 maggio a Taormina viene visto come un orizzonte essenziale per l’equilibrio politico, economico ed internazionale del Paese.
“Auspichiamo che gli sviluppi di politica interna diano all’Italia la possibilità di portare a termine gli importanti eventi del 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma e la guida del G7“: a Roma per creare apprensione e suscitare non pochi interrogativi è bastata questa dichiarazione dell’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia, Susanne Wasum-Rainer. Una dichiarazione apparentemente gettata lì, durante una visita ufficiale in Basilicata.
Interrogativi amplificati dalle cronache delle inchieste giudiziarie che riguardano gli intrecci fra appalti e politica, in un contesto di presunte tangenti.
Scenari che hanno rilanciato tutta una serie di ipotesi, subordinate e di piani B, C e D. Ecco il quadro delle possibili evoluzioni di partiti e schieramenti politici:
- PD
Come in Borsa le primarie potrebbero slittare per eccesso di rialzo del clima che si sta creando attorno alle inchieste giudiziarie. Il piano B del Nazareno prevede la formazione di un triunvirato Franceschini, Orfini, Guerini.
Una sorta di safety car per garantire l’iter congressuale del Pd, salvaguardare il Governo Gentiloni e, eventualmente, gestire il rientro nel Pd degli scissionisti della neonata formazione Democratici e Progressisti.
- Cinque Stelle
Il vertice del Movimento ha imposto il coprifuoco a Virginia Raggi ed attende in surplace gli sviluppi. L’eventualità di un marasma politico giudiziario li avvantaggia ulteriormente. Sollecitano le elezioni anticipate, ma in realtà hanno bisogno di almeno un anno per selezionare una classe dirigente in grado di reggere all’impatto dell’eventuale sfondamento elettorale e della conquista del Governo del Paese.
Beppe Grillo e Davide Casaleggio meditano di candidare per Palazzo Chigi un leader emergente, non logorato dalle diatribe interne. Oltre a quello dello stesso Grillo, fra i tanti si fanno i nomi di Giorgio Gori e dell’economista pro exit-euro Loretta Napoleoni.
- Centro destra
L’impasse del Pd ha resuscitato le chances di quello che era il polo Forza Italia – Lega – Destra nazionale.
Tuttavia ancora non si capisce se Berlusconi rappresenta il fulcro o l’ostacolo della possibile rinascita.
Alla ricerca di un Trump de noantri fra i molti aspiranti leader (Romani, Gelmini, Fitto, Parisi, Zaia, Salvini, Meloni) l’ex Cavaliere antepone in realtà le residue speranze che si concretizzi il miracolo di un colpo di spugna della Corte Europea dei diritti dell’uomo, in modo da riproporre la sua leadership.
Sullo stesso versante, l’incompatibilita’ Alfano-Salvini e l’auto scioglimento del Nuovo centro Destra lasciano prevedere una diaspora verso Forza Italia e il Pd di matrice cattolica. Una diaspora Ncd rappresentata più da esponenti di governo e sottogoverno che di voti.
- Sinistra Italiana
L’appena rifondato partito della Sinistra, che va da Landini a De Magistris e comprende vendoliani e post comunisti, proclama di voler verificare quanto prima alle elezioni il consenso della nuova aggregazione nata al Congresso di Rimini. Il piano B non escluderebbe comunque una alleanza elettorale con i Democratici e Progressisti, sempre che questi ultimi non rientrino nel Pd.