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Politica e nomine: l’effetto domino della Corte Costituzionale

Il giorno dopo l’ennesima fumata nera, l’ottava, del Parlamento in seduta comune per l’elezione di un giudice della Corte Costituzionale, dietro il muro contro muro fra maggioranza e opposizione si tenta di trovare una via d’uscita istituzionale.

A Montecitorio vari parlamentari dei due schieramenti hanno prospettato l’ipotesi di rinviare tutto a dicembre, così da eleggere insieme i quattro giudici della Consulta in scadenza e completare le nomine. Politica e nomine : l’effetto domino della Corte Costituzionale

Oltre alla sostituzione dell’ex Presidente Silvana Sciarra, giunta a fine mandato l’11 novembre 2023, a fine anno sono in scadenza altri tre componenti della Corte costituzionale: l’attuale Presidente Augusto Barbera, Giulio Prosperetti e Franco Modugno.

Il rinvio a dicembre, sostengono gli ambienti parlamentari bipartisan, lascerebbe decantare la situazione e la candidatura di Francesco Saverio Marini, avanzata dalla Premier Giorgia Meloni,  avrebbe un’altra possibilità di essere riproposta.

La scelta della maggioranza di votare scheda bianca nell’ultima seduta congiunta del Parlamento, disertata dall’opposizione in maniera da non consentire il raggiungimento della necessaria maggioranza qualificata dei due terzi dei parlamentari, cioè 363 voti, ha evitato che il nome del giurista venisse formalmente bruciato.

Anche se bocciata dal Presidente del Senato, Ignazio La Russa con un perentorio “non trovo giusta la tesi di aspettare che si liberino tre caselle “,  a rafforzare l’ipotesi del rinvio a dicembre vi sono le indiscrezioni che indicano come nel centrodestra si starebbe già pensando alle altre tre candidature, una della quali dovrebbe essere proposta dal centrosinistra.

Trattative su nomine e candidature che potrebbero intrecciarsi con quelle della Presidenza della Rai. Non solo, ma all’effetto domino della Consulta, appena sarà dipanata la vicenda della sospensione dal Csm della componente laica Rosanna Natoli, potrebbe aggiungersi la scelta di un nuovo consigliere laico del Consiglio Superiore della Magistratura.

Assieme a Fratelli d’Italia, Lega e Pd la triangolazione delle nomine e delle candidature ha come baricentro Forza Italia. Il partito fondato da Berlusconi oltre ad essere arroccato su Simona Agnes per la Presidenza di viale Mazzini, intende mettere in campo un nome forte anche per la Corte Costituzionale.

L’indicazione potrebbe riguardate il senatore Pierantonio Zanettin, avvocato vicentino ed ex componente Csm e l’attuale viceministro alla Giustizia, Paolo Sisto , e l’eurodeputata Caterina Chinnici, ex magistrato e figlia del Consigliere istruttore di Palermo, Rocco Chinnici, ideatore e propulsore del pool antimafia, ucciso da cosa nostra nel luglio del 1983.

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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