by Vincenzo Bajardi
Porte aperte al Big Sight sino al 4 novembre per il Motor Show di Tokyo, una delle rassegne più importanti al mondo (fu organizzato per la prima volta nel 1954) insieme a quelle di Detroit, Ginevra, Francoforte, New York e Shangai.
Una rassegna che vede protagonisti i costruttori del Sol Levante con le loro show car avveniristiche. Fra i marchi europei presenti solo Alpine, Mercedes, Renault e Smart, affollata anche la sezione moto. E che arriva alcuni giorni dopo la cerimonia solenne per l’incoronazione dell’Imperatore Naruhito tenutasi al palazzo imperiale.
In cattedra le auto elettriche, le tecnologie future e la guida autonoma. La formula di quest’anno appare più dinamica con svariate attività nelle aree esterne fra cui la guida in drifting, autentico must have per gli appassionati giapponesi.
Toyota leader indiscusso del mercato giapponese presenta la concept LQ dotata di un sistema di intelligenza artificiale e di assistenza virtuale. Pronta per il debutto europeo la nuova Yaris che nasce sulla piattaforma modulare GAB e con un propulsore 1.5 tre cilindri. Poi la concept della seconda generazione della Mirai ad idrogeno. Nell’ampio stand si apprezzano il restyling della GT 86, il minivan GranAce, la e-Palette a guida autonoma e l’Ultra-compact BEV. Toyota è leader mondiale nel settore delle motorizzazioni elettrificate con 13 milioni di vetture ibrido-elettriche vendute nel mondo dal 1997, marchio convinta anche del potenziale dell’idrogeno. Inoltre sta lavorando su due diversi modelli di guida automatizzata, Guardian e Chaffeur.
Honda alza i veli sulla quarta generazione della Jazz con un inedito motore ibrido. Sulla sua piattaforma vedrà la luce la HR-V destinata agli Usa, il minivan Freed, la Shutlle SW.
Nissan rilancia sull’elettrico e la guida autonoma con una show car che anticipa il futuro e l’era del dopo Ghosn voluta dal nuovo nr uno, Makoto Uchida che prenderà a gennaio la regia del pilastro nipponico dell’Alleanza: accende i riflettori sul prototipo elettrico di citycar IMk: una vettura che parcheggia autonomamente comunicando con il proprietario attraverso lo smartphone. Il colore rosso ramato della carrozzeria battezzato Akagane vuole essere un omaggio agli artigiani giapponesi che hanno creato il rame per creare opere d’arte. 480 km di autonomia per il prototipo del Suv Ariya un crossover coupè elettrico. dettagli inediti introdotti dal designer Alfredo Albaisa riguardano la firma luminosa nell’ambito di una rivisitazione della mascherina frontale con delle finiture tridimensionali che nascondono i sensori preposti alla guida assistita. La Ariya dispone dei sistemi legati al pacchetto ProPilot2.0 che consente di togliere le mani dal volante e lasciare allavettura il controllo dell’auto sfruttando le telecamere. Nello standanche Leaf e+, il minivan Serena e-Power, la Skyline, la GT-R.
Daihatsu, il reparto minicar della Toyota, propone le “kei car” chegodono di tariffe assicurative più basse: sono la Charade, ilcommerciale Tsumu Tsumu, il minivan compatto WaiWai, il crossover WakuWaku e la Copen Gr Sport. C’è anche la navetta Ico Ico per ilcosiddetto ultimo miglio, quel trasporto a corto raggio all’interno delle città. Lexus sfoggia la concept LF-30 Electrified.
Mazda che festeggerà il suo centenario nel prossimo anno, fa debuttare la sua prima auto elettrica, la MX-30, sul mercato nel 2020. Un Suv che utilizza come materiali nell’abitacolo anche il sughero. Il crossover Mi-Tech Concept di Mitsubishi ha un motore a turbina per alimentare quattro motori elettrici, uno per ruota. Ha le sembianze di un buggy. Nello stand anche la Super Height K-Wagon Concept.
Subaru offre un’anteprima della futura Levorg, wagon di lunghezza media imparentata con la berlina Impreza, dotata di quattro radar nei paraurti anteriore e posteriore. Poi edizione speciale della WRX STi da 350 cv.
Suzuki propone cinque curiose anteprime: la minicar ibrida plug-in Waku Spo, la Hanare, una sorta di cellula per la guida autonoma, un minivan che sfrutta l’intelligenza artificiale, il concept Hustler, mini crossover per l’impiego giornaliero e perfino una sorta di nursery semovente ideato per potere allattare o cambiare i bambini più piccoli durante un viaggio.
Con 8,35 milioni di auto prodotte e 4,39 milioni di nuove immatricolazioni, nel 2018, il Giappone si è confermato il terzo mercato al mondo dopo Cina e Usa. A settembre 2019 si è registrato un aumento del 12,9% nelle immatricolazioni, che porta il totale da inizio anno a un +2,9%. Il mercato interno è dominato da Toyota (29,4% del totale), quindi Honda (14,5%), Suzuki (12,9%), Daihatsu (12,6%), Nissan (11,3%).